Il bagno condiviso di STANZA MONZA può essere un problema? Lo sarebbe sicuramente se fosse come quello usato da Leonardo Pieraccioni.
L’altra sera nel mio solito convulso girovagare tra i programmi di SKY mi sono imbattuto nel film di Leonardo Pieraccioni “UN FANTASTICO VIA VAI” dove si raccontano le vicende di Arnaldo Nardi (Pieraccioni).
Arnaldo è un quarantacinquenne bancario felicemente sposato con Anita (interpretata dalla Autieri) e con due figlie di 10 anni. Anita, a causa di una spiacevole coincidenza, si convince che il marito abbia un’amante e lo sbatte fuori di casa.
Arnaldo, invece di disperarsi per quello che gli sta capitando, prende l’occasione al volo per cambiare la sua vita che nei lunghi anni di matrimonio era diventata noiosa e logorante.
Trova quindi una sistemazione in un appartamento in condivisione con quattro studenti universitari che dopo un colloquio preliminare con Arnaldo decidono di assegnargli l’unica stanza rimasta libera dell’appartamento.
A questo punto del film, decido di porre fine al mio “solito zapping” col telecomando.
Il film mi interessa!
SI PARLA DI APPARTAMENTI IN CONDIVISIONE E LA MIA MENTE, CHE FINO A QUEL MOMENTO ERA RIMASTA “INDIVANATA”, SI RISVEGLIA IMPROVVISAMENTE E RICOMINCIA A FUNZIONARE
Cosa mai c’azzecca un quarantacinquenne sposato e per giunta padre di due figlie, con quattro studenti universitari?
Negli appartamenti di STANZA MONZA una delle regole ferree, che non trasgrediamo mai, è quella che riguarda l’età degli occupanti delle stanze singole: ETA’ MASSIMA 35 ANNI, non uno di più.
Capisco però che Pieraccioni ci deve costruire la trama del film e quindi ci passo sopra e vado avanti a gustarmi la visione.
Lui come al solito è proprio simpatico e si fa guardare volentieri.
Il film prosegue è si arriva alla scena di Arnaldo (Pieraccioni) che si trova nell’unico bagno dell’appartamento e si sta facendo la barba dopo una bella doccia calda.
Ad un certo punto si sente un suono fortissimo ad intermittenza del tipo CRRRAAA…CRRRAAA…CRRRAAA…CRRRAAA…(avete presente quelle sirene che fanno suonare nelle navi durante le simulazioni di allarme o incendio, ecco…uguale) con una voce potente di fondo che dice: “TEMPO MASSIMO DI PERMANENZA OTTO MINUTI, ALLO ZERO HAI CINQUE SECONDI PER USCIRE DAL BAGNO”.
Nel contempo si vede inquadrato il faccione di Arnaldo (Pieraccioni) che urla :CHEEPPPAAUURAAA!!
Se vuoi puoi vedere il trailer del film proprio qui:
I quattro studenti avevano installato nel bagno un grosso contaminuti elettronico con luci a led che funzionava in questo modo:
nel momento in cui qualcuno entrava nel bagno partiva automaticamente il contatempo, che era stato impostato su un tempo massimo di OTTO MINUTI; sullo schermo illuminato si potevano vedere i secondi e i minuti che passavano inesorabili.
Quando sullo schermo compariva lo ZERO, si metteva a suonare una sirena (tipo antifurto d’auto) e da quel momento, CHI OCCUPAVA IL BAGNO aveva 5 secondi PER USCIRE E LIBERARLO!
I quattro coinquilini di Arnaldo (Pieraccioni) avevano proprio avuto una bella pensata.
Probabilmente l’installazione del marchingegno elettronico era la conseguenza di tante lunghe attese, al di fuori del bagno, nella vana speranza che l’occupante di turno terminasse di fare i propri comodi e si decidesse ad uscire.
Anche questa volta mi servo di un esempio, se vogliamo un po’ leggero e forse anche sciocco, come ad esempio il film di Pieraccioni, per fare una affermazione seria. Anzi direi molto seria e impegnativa per noi di Stanza Monza.
Stai sereno caro studente e giovane lavoratore che magari ci segui già da un po’:
un appartamento come quello di questo film, NOI DI STANZAMONZA, NON LO AVREMMO MAI PRESO DA DARE IN SUB-LOCAZIONE E ORA TI SPIEGO IL PERCHE’
PERCHE’ E’ CONTRO LA REGOLA NUMERO UNO CHE CI SIAMO DATI QUANDO ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTA ATTIVITA’, QUELLA DI NON SUPERARE MAI, MA PROPRIO MAI, IL NUMERO DI QUATTRO INQUILINI PER BAGNO.
QUINDI, TRANQUILLI RAGAZZI E RAGAZZE. NON VEDRETE MAI NEL NOSTRO BLOG UN APPARTAMENTO IN CUI VENGA SUPERATO IL RAPPORTO DI UNO A QUATTRO (un bagno x quattro persone); LO GIURO !
Non chiedetemi da dove esce il rapporto uno/quattro ma se la memoria non mi tradisce mi sembra di ricordare la lettura di uno studio commissionato ad una società americana (o francese) in cui si dichiaravano i tempi medi di occupazione di un bagno in famiglie composte da quattro, cinque e sei adulti (e oltre).
Il risultato fu che il rapporto ottimale si raggiungeva in quella di quattro persone , mentre nelle altre occorreva il secondo bagno.
Vi prometto che, se riesco a trovare l’articolo che parlava di questo studio, farò in modo di farvelo conoscere perché tra l’altro era anche molto divertente.
MA TORNIAMO AI BAGNI DI STANZA MONZA: OLTRE ALLA REGOLA NUMERO UNO ECCO COSA CI SIAMO INVENTATI PER RIDURRE AL MINIMO I TEMPI DI ATTESA FUORI DAL BAGNO, DEI NOSTRI STUDENTI E GIOVANI LAVORATORI (vi ricordo sempre che dopo i 35 anni Kaput, Alt, Stop):
- innanzitutto, cerchiamo di trovare, appartamenti con due bagni, anche se le stanze sono solo quattro o cinque; obiettivo raggiunto in quasi tutti gli appartamenti;
- NO CATEGORICO A STANZE DOPPIE anche se molto grandi: un’altra REGOLA NUMERO UNO è quella di avere un letto singolo in ogni stanza. Non ti nascondo che a volte quando abbiamo stanze grandissime la tentazione di sostituire il divano con un altro letto singolo è molto forte, ma le regole sono regole e usciremmo dallo standard che ci siamo dati all’inizio. Cioè quello di un inquilino per stanza, senza eccezioni; quelle le facciamo fare alla concorrenza (però poi non si lamentino se hanno le stanze vuote…);
- in ogni stanza mettiamo un PHON ASCIUGACAPELLI molto apprezzato soprattutto dalle ragazze (avrete capito che in questo modo si evitano le lunghissime attese fuori dal bagno dopo il fatidico: “quasi, quasi mi faccio…uno schampo”). Tra l’altro i phon che mettiamo sono della ELCHIN, nota azienda milanese che costruisce asciugacapelli professionali per parrucchieri, alberghi e scuole per acconciatori, da oltre 40 anni; insomma sono il meglio che si può trovare sul mercato;
- quando la disposizione dei due bagni e delle stanze lo permettono diamo un bagno esclusivo ad una sola stanza, creando così la STANZA DELUXE. In questo modo accontentiamo quell’inquilino che se pur ad un costo maggiore desidera avere un bagno tutto suo.Naturalmente facciamo in modo che il bagno che rimane in condivisione con gli altri inquilini sia quello più grande e più comodo;
- altro accorgimento che stiamo adottando sempre più frequentemente, è quello di inserire nelle stanze più grandi una doccia con lavandino oppure, se non è possibile entrambi, solo il lavandino;
SI, AVETE CAPITO BENE…in questo modo gli occupanti di queste stanze “speciali” non avranno bisogno di impegnare il bagno condiviso per farsi una doccia, lavarsi i denti, ecc…ma solo per i necessari bisogni fisiologici, RIDUCENDO DI TANTISSIMO IL LORO TEMPO DI PERMANENZA NEL BAGNO E PER CONTRO LASCIARE IL BAGNO MOLTO PIU’ LIBERO AGLI ALTRI INQUILINI CHE OCCUPANO LE STANZE NORMALI ( senza lavandino/doccia).
Come possiamo definire quest’altro accorgimento che vi ho appena descritto? Credo di non esagerare definendolo una vera e propria BOMBA!
Infatti non appena viene pronta una stanza con queste caratteristiche, anche se costa qualche decina di eurini in più al mese, è la prima ad essere occupata!
Bene, per ora direi che può bastare. Ho dimostrato con i fatti, e non con le chiacchiere, che ci siamo veramente” spremuti le meningi e alleggerito il portafoglio” pur di arrivare a presentare delle stanze funzionali, pulite e ben arredate, con l’unico obiettivo di rendere il più confortevole possibile la permanenza dei nostri studenti e giovani lavoratori nei nostri appartamenti a Monza.
PS Se anche tu vuoi provare la bella esperienza di abitare in una delle nostre stanze, non perdere questa occasione: lascia la tua email nel box rosso qui a fianco e verrai subito avvisato ogni qual volta ci sarà una stanza libera da prenotare ( ma ricorda che dovrai essere “veloce”)