Affitto in nero di un appartamento condiviso: Ecco i rischi
La Legge ora parla chiaro e chi affitta un appartamento condiviso in nero a Monza o a Milano avrà la vita sempre più difficile
Ebbeni sì cari proprietari furbacchioni, cominciate a tremare…
La Terra intorno a voi si fa sempre più bruciata…
Avete finito di sfregarvi le mani ogni volta che affittavate i vostri mediocri loculi a qualche studente o giovane lavoratore che finivano sotto i vostri artigli da avvoltoi.
Più volte in passato ho scritto parecchio su questo tema che mi sta molto a cuore principalmente per due motivi:
Il Primo è che non posso sopportare questi personaggi che pensano ancora di continuare a comportarsi come negli anni 60
L’Italia era in pieno boom economico, sui portoni dei palazzi si vedevano solo cartelli con scritto “Affittasi” perché erano pochi quelli che potevano permettersi di comprare una casa. Nella maggior parte dei casi non esistevano contratti d’affitto e nemmeno ricevute di pagamento.
Al povero inquilino che occupava l’alloggio non restava altro che pagare puntualmente le mensilità di affitto, anche a costo di mangiare pane e cipolla, convinto che se non avesse pagato si sarebbe trovato in strada nel giro di poco tempo.
Per fortuna i tempi sono cambiati e nel tempo siamo passati da uno stato di sudditanza psicologica dell’inquilino nei confronti del proprietario di casa (anni ’60) ad uno stato di sostanziale parità tra le due parti; ma nonostante questo in Italia un contratto di affitto su tre è ancora in nero.
Se poi parliamo di affitti di stanze in appartamenti condivisi la percentuale arriva oltre il Settanta per cento! E le peggiori nella classifica nazionale sono proprio la provincia di Milano, Monza e Brianza.
Il Secondo è che mi dispiace veramente tanto quando ancora oggi ricevo telefonate di studenti e giovani lavoratori che si meravigliano quando vedono come lavoriamo e ci osservano all’opera come se fossimo degli alieni. Quello che facciamo dovrebbe essere la norma! Non l’eccezione.
Infatti si meravigliano del fatto che:
- Non facciamo pagare nessuna cauzione
- Non chiediamo di pagare tre mensilità anticipate ma solo la prima
- Il canone di affitto è da intendersi COMPRESO DI TUTTO (perfino Internet veloce) e quindi senza ulteriori spese da pagare a parte come spese condominiali, tassa rifiuti, conguagli sui consumi ecc. ecc.
- Entro Trenta giorni dalla firma del contratto di affitto lo registriamo regolarmente rilasciando regolare ricevuta al nostro inquilino.
Devo confessarti che qualche volta mi è successo perfino di perdere il contatto con qualche ragazzo che mi aveva telefonato per avere delle informazioni sulle condizioni dei nostri contratti di affitto per le nostre stanze singole.
Probabilmente non ero stato abbastanza convincente nella spiegazione (non sono un gran venditore, lo ammetto; sono piuttosto scarso) dei nostri contratti. Infatti gli studenti e i lavoratori alla ricerca di una stanza singola a Monza sono abituati a vederne di cotte e di crude. Spesso uno dei nostri contratti non sembra vero da quanto è chiaro e cristallino. Molti pensano che ci sia chissà quale fregatura nascosta e abbandonano la trattativa.
Ora che ti ho spiegato perché questo argomento mi sta molto a cuore veniamo al duro colpo che i proprietari che affittano in nero un appartamento condiviso si prenderanno nei denti.
Infatti nella Legge di Stabilità del 2016 è stata reintrodotta quella norma che era stata sospesa nel 2014 e che prevedeva pene durissime per tutti quei proprietari che venivano beccati ad affittare in nero i loro alloggi.
Con questa legge sono state introdotte alcune regole che favoriranno la trasparenza nei contratti di affitto e nei rapporti tra i proprietari immobiliari e gli inquilini.
Ecco in sintesi quali sono le nuove regole in vigore dal gennaio 2016:
- Il proprietario dell’immobile è obbligato a registrare il contratto entro trenta giorni dalla stipula; inoltre ha l’obbligo di comunicare all’inquilino e all’amministratore del condominio l’avvenuta registrazione, così da permettere l’aggiornamento dell’anagrafe condominiale. Qualora il contratto di affitto non venga registrato l’inquilino potrà rivolgersi al Tribunale competente per richiedere fin da subito che il contratto venga riportato ai termini di legge.
- Se la durata del contratto di affitto non è conforme a quelle previste dalla legge sulle locazioni è stato previsto l’annullamento dei patti del contratto stesso.
- Tutti gli aumenti del canone di affitto che vengono decisi dal proprietario, senza una rettifica formale al contratto registrato, saranno nulli. A questo punto, l’inquilino ha diritto alla restituzione di tutte le somme versate in più rispetto a quanto indicato nel contratto registrato. La richiesta di restituzione di tutte le somme può essere fatta dall’inquilino ENTRO 6 MESI dalla riconsegna dell’immobile al proprietario, una volta terminata la locazione.
Capito bene caro inquilino che hai pagato conguagli ed extra in nero per anni?
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Anche dopo che hai sempre pagato puntualmente la differenza in nero che il proprietario ti ha sempre chiesto senza mai darti uno straccio di ricevuta
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Anche dopo esserti ripreso (si spera) la cauzione e consegnato le chiavi dell’alloggio hai ancora tempo fino a 180 lunghissimi giorni per ripensarci…diventare una iena e presentarti davanti alla sua porta sotto forma di una bella citazione stilata dal tuo avvocato
Insomma la pacchia per i proprietari disonesti è finalmente finita.
Ora che conosci i tuoi diritti, se vuoi verificare di persona se “è tutto vero quello che scriviamo” non devi fare altro che venire nei nostri uffici a Monza in via Boito 100 oppure puoi inviarci una mail che trovi alla pagina contatti.
Ora ti lascio con la promessa che ti terrò informato ad ogni variazione (speriamo in positivo) delle leggi sulle locazioni.
Un caro saluto e alla prossima
PS Se invece sei già convinto che sia tutto vero e quindi vuoi passare al passo successivo e prenotarti senza impegno per una visita al nostro nuovo appartamento condiviso a meno di cinquanta metri dalla stazione di Monza non devi fare altro che scrivere un commento qui sotto.